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Il 14 novembre scorso OUR Walmart ha lanciato WorkIt, un'applicazione per Android che connette i lavoratori e fornisce informazioni sui loro "diritti" nel luogo di lavoro.

Alla Walmart consultare il manuale da 250 pagine sulla politica aziendale non è facile: bisogna accedere al terminale nell'ufficio del capo, entrare nell'intranet aziendale, e tenere sempre a mente che ogni ricerca sarà tracciata. Già da tempo i dipendenti della Walmart, tra i più attivi nella lotta per il living wage, si confrontano e si aiutano su forum e social network; le informazioni che si possono trovare in Rete sono moltissime, ma sparpagliate, caotiche e a volte imprecise. Per questo motivo, dicono i rappresentanti di Our Walmart, è nata WorkIt: per mettere a disposizione un hub centralizzato che possa rispondere velocemente ai quesiti posti e metta facilmente in comunicazione tra loro i lavoratori tramite chat di gruppo.

L'applicazione utilizza la capacità di elaborazione della tecnologia di intelligenza artificiale sviluppata da IBM (Watson). Per ora può rispondere a 200 domande, ma per i quesiti più difficili si appoggia ad una rete di esperti volontari che interviene in caso di lacune. Il sistema è in grado di auto-apprendere, quindi la capacità di fornire risposte aumenterà nel tempo.

Walmart non ha visto di buon occhio il rilascio dell'applicazione, sconsigliandone il download e bollando l'iniziativa come il tentativo da parte di un'organizzazione esterna di raccogliere i dati personali dei lavoratori.

Chiunque può usare WorkIt. Per usarlo bisogna inserire nome, e-mail, numero di telefono e codice postale. E chi lo desidera può anche inserire la propria posizione lavorativa e il negozio presso cui è impiegato. Geolocalizzazione e accesso ai contatti personali sono invece disabilitati. Il database di partenza è stato costruito grazie al lavoro volontario di dipendenti ed ex dipendenti di Walmart che hanno individuato una lista di 50 domande frequenti a cui hanno fornito altrettante risposte. OUR Walmart ha dichiarato che non venderà mai i dati raccolti, ma li condividerà con i ricercatori e li userà nei tavoli di trattativa.

Se i sensori del sistema Walmart acquisiscono informazioni ad ogni livello - dal comportamento dei consumatori alle giacenze sugli scaffali, dal percorso lungo la rete logistica a quello che porta a casa del consumatore - ora anche le organizzazioni dei lavoratori cominciano a muoversi nella stessa direzione dotandosi di strumenti cibernetici. Un nuovo approccio alla lotta sindacale che potrebbe fare scuola, negli Stati Uniti e oltre.